Tendinite della cuffia dei rotatori
Rappresenta la più comune causa di valutazione fisiatrica. Tipica dell’età lavorativa, è spesso causata da un quadro di conflitto subacromiale condizionante attrito ed infiammazione a carico dei tendini. Il dolore è tipicamente localizzato nella superficie anteriore e laterale della spalla, irradiato in basso lungo la regione bicipitale. Può essere complicato dalla formazione di calcificazioni o liquido (borsite).
Una accurata valutazione ecografica, clinica e della biomeccanica della spalla è necessaria per la risoluzione di questo quadro clinico.
Terapie: proloterapia, onde d’urto focali, rieducazione motoria.
Calcificazioni tendinee
La degenerazione calcifica della cuffia dei rotatori è un comune riscontro ecografico, non per forza correlato al dolore. Le calcificazioni possono avere forma, dimensioni e consistenza variabile. In fase sintomatica possono provocare lievi fastidi in regione deltoidea o quadri iperacuti compromettenti ogni movimento. La diagnosi precoce ed un accurato monitoraggio permettono di intraprendere la strada terapeutica più idonea.
Terapie: litoclasia, onde d’urto focali, proloterapia, rieducazione motoria.
Capsulite adesiva
Dall’inglese frozen shoulder (spalla congelata) è una complessa affezione caratterizzata dalla perdita di movimento (specie abduzione e rotazione esterna) anche ad esordio iperacuto. Ad una fase dolorosa (freezing stage) segue generalemente una fase cronica meno dolente ma caratterizzata da completa impossibilità ad alzare il braccio. Prevalente nelle donne di mezza età, nei diabetici ed altre forme disendocrine. Le tecniche di fisiatria interventistica possono donare un sollievo immediato da questa patologia.
Terapie: idrodistensione, blocco nervoso, rieducazione motoria.
Artrosi gleno-omerale
La degenerazione artrosica della spalla è tipica del paziente anziano. Il dolore è prevalente nell’area anteriore della spalla e del braccio, tale da impedire numerosi movimenti quali alzare o ruotare la mano. Possono coesistere lesioni della cuffia dei rotatori e versamento articolare talvolta in pazienti non candidabili per comorbilità cliniche ad intervento chirurgico ortopedico.
Terapie: valutazione d’equipe, acido ialuronico, proloterapia, blocco nervoso, rieducazione motoria.